“Basta con i falsi miti sulla pasta: non è vero che non si può mangiare la sera, e perché mai privarsi di una bella carbonara? Stimola la tiroide e fa bene anche all’umore”. La bella notizia arriva dalla Giornata mondiale della pasta che si è svolta il 25 ottobre dall’endocrinologa e nutrizionista Serena Missori.
Quattro i consigli dell’esperta per concedersi un piacere gastronomico che in molti guardano come ad un nemico giurato della linea.
1. Secondo la dietologa, è opportuno prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo e anche integrale. Meglio ancora gli spaghetti, che hanno l’indice glicemico inferiore e sono adatti anche ai diabetici e a chi deve perdere peso.
2. Vietata la pasta scotta: deve invece essere assolutamente al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso. Se capita di distrarsi e abbiamo lasciato la pasta un po’ troppo a bollire, si può raffreddare sotto un getto d’acqua corrente.
3. Sì a una bella spaghettata saltata in padella con olio extravergine d’oliva e spezie, ma ogni tanto concediamoci anche una carbonara con uova e pancetta, per aggiungere un boost di proteine. Fra l’altro questa associazione stimola la tiroide: accompagnarla con della verdura amara riduce la ritenzione idrica.
4. La pastasciutta può essere consumata anche di sera, soprattutto se siamo stressati, se soffriamo d’insonnia, se siamo in menopausa e abbiamo le vampate o se soffriamo di sindrome premestruale. Questo perché la pasta favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina facendo assorbire maggiormente il triptofano e quindi fa rilassare e favorisce il sonno. Se ci rilassiamo si riducono gli ormoni dello stress, fra cui il cortisolo, che favoriscono l’aumento di peso.
Che tipo sei e come devi mangiare la pasta
Il biotipo nervoso cerebrale può concedersi una bella spaghettata a ogni pasto, il biotipo linfatico che deve perdere peso è meglio che non la mangi proprio tutte le sere, il biotipo bilioso e sanguigno, con moderazione e associando la pasta al consumo di verdure, può mangiarla sempre.
Per chi è celiaco o sensibile al glutine, ha la permeabilità intestinale, o soffre di colite o di malattie infiammatorie intestinali, via libera alla pasta di riso integrale, di quinoa e di grano saraceno, sempre con l’accortezza di consumarla al dente e associata a delle verdure amare, prima o dopo il pasto.