Attrezzare il fisico ad una buona risposta immunitaria, ora che arriveranno i virus invernali. Come? Basta mangiare del cioccolato: possibile? Proprio così. Occhio però a quale scegliere e a quanto mangiarne. Ecco cosa dicono in proposito due recenti studi americani.
Il migliore è quello con il 70% di cacao e il 30% di zucchero di canna biologico. Efficace per memoria, umore e per stimolare la risposta del nostro sistema immunitario, il cioccolato fondente è anche un prezioso alleato contro lo stress psicofisico. E fin qui tutte cose che sapevamo già.
Ora, dall’America, arrivano rivoluzionarie novità anche sul fatto di come il cioccolato sia in grado di agire positivamente sulle infiammazioni croniche intestinali, come ad esempio la colite; ecco cosa dicono questi recenti studi.
Le ricerche effettuate mettono in evidenza come mangiare cioccolato è il modo migliore per rifornirsi di flavonoidi, molecole con attività antiossidante.
Non tutto il cioccolato però fa bene: quello in commercio, spesso, è arricchito di zuccheri e grassi saturi, per mitigarne il sapore amaro, a discapito del contenuto in antiossidanti.
Grazie all’attivazione delle cellule responsabili della risposta immunitaria (i linfociti T), i 5 volontari a cui sono stati somministrati per 8 giorni consecutivi 48 grammi di cioccolato fondente al 70% hanno avuto miglioramenti significativi nella risposta immunitaria, ma anche un effetto positivo sulle performance di memoria e apprendimento di nuove abilità.
Benefici di un consumo moderato di cioccolato per la colite
Un consumo modesto di cioccolato fondente, inoltre, aiuta a regolare l’intestino e regala benefici al sistema cardiovascolare.
I polifenoli presenti nel cioccolato fondente, infatti, esercitano un’azione antinfiammatoria sul colon, migliorando l’integrità della mucosa e suggerendo un effetto inibitorio sul rilascio di citochine pro-infiammatorie, con riduzione dell’infiltrazione dei neutrofili, e generazione di ossido nitrico, associato al miglioramento della colite.
L’ossido nitrico è un vasodilatatore e un antinfiammatorio
La liberazione di ossido nitrico che si osserva dopo il consumo di cioccolato fondente con buon contenuto di flavonoidi, inoltre, determina un’azione vasodilatante e antinfiammatoria, con riduzione dell’aterogenesi.
L’aumento di quest’ossido, infine, può spiegare gli effetti anti-ipertensivi del cacao, ma anche il miglior profilo lipidico, in quanto riduce il colesterolo LDL (cosiddetto “cattivo”) e incrementa il colesterolo HDL (cosiddetto “buono”).