Ombelico, come pulirlo e disinfettarlo per evitare infezioni e cattivo odore

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È una delle parti del corpo più delicate eppure è anche una delle più trascurate. Se è vero che ci prendiamo cura del viso, delle mani, dei piedi, delle gambe, è anche vero che sottovalutiamo, molto spesso, l’ombelico. Anzi, non lo curiamo proprio. E sbagliamo. Perché l’ombelico va pulito e coccolato come il resto del corpo: solo così eviteremo di prenderci delle fastidiose infezioni. Già, perché l’ombelico – essendo un ‘buchino’ – tende a raccogliere sporcizia e umidità diventando così un luogo dove facilmente possono attecchire germi e batteri. In linea di massima, però, questi batteri sono buoni, cioè servono per combattere i patogeni che potrebbero attaccare l’ombelico. Ma non sempre.

Alcuni batteri possono, per esempio, dare origine all’onfalite, cioè un’infezione dell’ombelico che si manifesta più di frequente nei neonati ma che colpisce anche gli adulti. Come si manifesta? Con un arrossamento della zona ombelicale, dolore, tumefazione e perdite maleodoranti. Di solito i neonati vengono colpiti da onfalite per via della ferita aperta dopo la caduta del moncone. E negli adulti? La causa può essere la conformazione dell’ombelico ma anche una igiene non approfondita. Ecco perché è importante pulire sempre con cura l’ombelico, cosa che quasi nessuno fa. Continua a leggere dopo la foto


Quando l’infezione è grave può venire anche la febbre, in tal caso è bene rivolgersi al medico che saprà suggerire la giusta cura per far passare l’infezione. Una domanda che vi porrete è: di cosa è sporco l’ombelico? Per esempio si possono annidare al suo interno dei residui di tessuto, oppure esso si può sporcare di sabbia se siamo al mare, ma anche di cellule morte o sebo.

Quando ci facciamo la doccia, per evitare la proliferazione di funghi, è bene asciugare con cura l’ombelico. Dite la verità: quante di voi lo fanno?

Ora vediamo in che modo possiamo pulire l’ombelico per scongiurare il rischio di infezioni. Ci sono vari metodi. Puoi pulire l’ombelico con un cotton fioc e dell’acqua ossigenata. Come fare: immergi il cotton fioc nell’acqua ossigenata e passalo con delicatezza nell’ombelico partendo dal centro fino ad arrivare al centro. Non fare troppa forza perché, appunto, è una zona delicata. Continua a leggere dopo la foto

Se vedi che l’ombelico è ancora sporco ripeti l’operazione. Quando la zona è asciutta, applica una crema antibatterica con movimenti circolari. Rimuovi il prodotto in eccesso con un cotton fioc.

Tra i rimedi naturali più efficaci c’è di sicuro il Tea tree oil. Noto anche come olio essenziale di Melaleuca, ha una potente azione antibatterica, antivirale e antifungina. E può essere usato, tra le altre cose, anche per pulire l’ombelico.

Basta applicare una goccia di tea tree oil su un cotton fioc che andrà passato delicatamente nell’ombelico. Ricordate di non esagerare: se usato troppo può irritare l’ombelico invece di pulirlo. Per chi soffre di onfalite, un’ottima soluzione è l’alcol al rosmarino che, oltre a pulire accuratamente la zona, eviterà anche i cattivi odori. Anche questo prodotto va applicato con un cotton fioc sull’ombelico lavato con un sapone delicato e asciugato. Continua a leggere dopo la foto

Tra i rimedi migliori per pulire l’ombelico c’è l’acqua alla quale verrà aggiunto del sale marino che previene le infezioni, cosa che non si può dire del sale iodato.

Infine non dimentichiamo l’olio di cocco. Questo rimedio, molto idratante, va però utilizzato dopo aver disinfettato l’ombelico con una delle alternative che vi abbiamo proposto sopra. Oltre al suo potere nutriente, l’olio di cocco è in grado di ridurre i batteri che proliferano nella zona. Basta massaggiare l’ombelico con qualche goccia di olio di cocco e il gioco è fatto. Ma ogni quanto va pulito a fondo l’ombelico? Non serve farlo ogni giorno, basterà farlo una volta alla settimana.

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