Il corpo umano tollera brevi periodi di digiuno, spesso una necessità presso alcune popolazioni indigene (in quanto non riescono a trovare cibo per via della siccità o altra stagione avversa), ed è anzi addirittura una forma di terapia per la nostra salute. La cosa importante è che il digiuno non si protragga troppo nel tempo.
Il digiuno aiuta a disintossicare l’organismo dalle sostanze dannose assunte con l’alimentazione, ad esempio conservanti, additivi e tossine. Il digiuno terapeutico quindi esiste ed è oramai confermato anche alla medicina.
Patti chiari, amicizia lunga. Non è possibile improvvisare un digiuno terapeutico. Il rischio è proprio quello di avere effetti collaterali, quali mal di testa e stanchezza a causa delle tossine che erano state accumulate e messe poi in circolo con il digiuno. La cosa migliore da fare è quella di parlarne prima con il proprio medico.
Ci sono comunque alcune regole da seguire: ad esempio il digiuno non va iniziato in modo improvviso; il corpo deve essere preparato gradualmente per un periodo che va dai 3 ai 7 giorni.
Si parte con un regime alimentare a base di frutta e verdura fresca, con molta acqua e infusi e tisane. Niente alcolici.
Due giorni prima del digiuno, cibarsi esclusivamente di verdura e frutta, bevendo molta acqua. La sera prima del digiuno andare a dormire verso le 22.