Superfood: una moda o fanno davvero bene?

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Si chiamano “Super Food”, e sono quelle materie prime o quei piatti che hanno talmente tante proprietà benefiche da essere considerati fuori dall’ordinario. Inoltre sono anche caratterizzati dal fatto che hanno un bassissimo apporto calorico.

Ma quali sono le proprietà che li rendono cibi così salutari? Siamo sicuri che mangiare super food ci fa così bene, o siamo dinanzi all’ennesima moda?

Bacche di goji - super food

Bacche di goji

Le bacche di goji contengono alti livelli di zeaxantina (7,38 mg per 100 grammi di prodotto), un carotenoide che ha comprovati effetti positivi sulla degenerazione del tessuto oculare legata all’età.
Da questo punto di vista, però, per restare in tema di alimenti, i veri “superdotati” sono gli spinaci, che possono vantare carotenoidi per ben 12 mg/100 grammi di prodotto. Quanto al sistema immunitario, i limoni vincono alla grande per la quantità di vitamina C. Infine il prezzo: 1-2 euro/kg per gli spinaci, 16 euro/kg per le bacche di goji

Avocado

Mangiare l’avocado aiuta il corpo ad assorbire altre importanti sostanze nutritive. Inoltre è molto nutriente per pelle e capelli. I benefici dei frutti (o bacche) di Persea americana sono tutti negli acidi grassi mono-insaturi dal grande potenziale calorico. Proprietà confermate dagli studi scientifici, anche se gli acidi grassi mono-insaturi si ottengono comunemente da molte altre fonti tipiche della dieta mediterranea, dalla frutta secca all’olio di oliva.

Quinoa

La quinoa contiene tutti gli amminoacidi essenziali di cui il nostro organismo ha bisogno di ricavare dal cibo per la produzione delle proteine; non contiene glutine e ha una dose bassissima di amido, quindi si presta ad essere preparata in insalate come il farro, l’orzo e il riso. Dal punto di vista degli amminoacidi la quinoa riassume in un unico alimento le caratteristiche nutrizionali presenti nei cereali e nei legumi: i cereali sono carenti di alcuni amminoacidi essenziali che invece sono presenti nei legumi, e viceversa.

Piatto con quinoa

Cavolo riccio

Il cavolo riccio appartiene alla stessa famiglia dei broccoli, dei cavoli, dei cavoletti di Bruxelles e del cavolfiore. Tra i motivi di vanto, il cavolo riccio sembra avere una grande dote di glucosinati, composti glucosidici che, nell’intestino, rilasciano glucosio e isotiocianati, stimolando enzimi dall’effetto anti-cancerogeno. Ma da questo punto di vista il cavolo riccio non è migliore dei suoi parenti stretti, anzi: contiene infatti 100 mg di glucosinati per 100 grammi di prodotto, mentre i cavoletti di Bruxelles arrivano a 236 mg.

Mirtilli

Se i mirtilli fanno così bene è in parte dovuto al fatto che hanno un alto contenuto di flavonoidi antiossidanti, dei composti che oltre a rendere i mirtilli blu, contribuiscono anche a ripulirci dai radicali liberi. Certo, una volta cotti o caramellati, come spesso li usiamo per i dolci, non danno lo stesso beneficio

Alga Spirulina

L’alga spirulina viene utilizzata soprattutto come integratore naturale per stimolare il sistema immunitario. Quest’alga è naturalmente ricca di alcune sostanze fondamentali per il nostro organismo: vitamine A, B, C, E, ferro, calcio, magnesio e potassio.
L’alga spirulina ha proprietà antiossidanti e anti-age. In generale, sono considerate ricche di vitamina B12, iodio, calcio e ferro. Ma il calcio si trova abbondantemente anche nel formaggio, o nel tofu (la polenta di soia cara alle ricette vegane), così come il ferro è abbondante nelle lenticchie o nel muesli (un mix di cereali e frutta secca).
È invece confermato che le alghe sono uno dei rari esempi di prodotto non animale ricco di vitamina B12 (ecco come capire quando se ne è carenti): per chi segue una dieta vegetariana/vegana, di fatto offrono proprietà fuori dall’ordinario.