Tartaruga impigliata in una ruota di bicicletta rischia l’amputazione delle zampe

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afrodite

Povera Afrodite, come la Venere di Milo. È questo il nome che hanno dato a questa Caretta Caretta i volontari del Crtm (Centro Recupero Tartarughe Marine) di Brancaleone in Calabria, che l’hanno trovata mentre cercava affannosamente di nuotare completamente impigliata in svariati metri di lenza di nylon che le strozzavano il collo e gli arti, mentre il resto del corpo fluttuava incastrato in un cerchione metallico di bicicletta.

Non si sa infatti da quanto tempo Afrodite, un esemplare di quasi 25 chilogrammi di peso e poco meno di un metro di lunghezza, fosse in queste condizioni. Ecco cosa rischia.

tartaruga Afrodite

Cosa è successo ad Afrodite

Afrodite è stata trovata con le pinne anteriori ormai in cancrena, ed è stata avvistata casualmente alla deriva, mentre si trascinava senza forze, nei pressi di una piccola località calabrese, Pellaro, e ora purtroppo rischia l’amputazione delle pinne.

Dopo essere stata segnalata alla Guardia Costiera, il bellissimo esemplare è stato soccorso dai volontari del Centro Recupero di Brancaleone, ancora in affanno per la situazione di precarietà in cui si trovano da alcuni mesi, da quando cioè i proprietari hanno rivoluto indietro i locali dove l’associazione lavorava, senza che si sia ancora trovata un’alternativa che permetta di non far morire una piccola e funzionale istituzione che ogni anno, da anni, soccorre decine e decine di tartarughe spiaggiate o ferite, basandosi solo sulle forze del volontariato.

tartaruga salvata

Inquinamento e reti da pesca le cause principali di spiaggiamento

«Da anni al Crtm Brancaleone soccorriamo esemplari di tartaruga marina feriti da attività umane, principalmente pesca e inquinamento – spiega Tania Il Grande che continua a prendersi cura di questi animali malgrado la situazione – Quest’ultimo sta diventando ormai una costante, nella voce “causa dello spiaggiamento” delle nostre cartelle cliniche. Ingestione di plastica e intrappolamento in reti abbandonate sono le due principali cause di morte delle tartarughe marine da noi soccorse».

Non fa eccezione all’orribile regola questa’ultima tartaruga soccorsa, che è subito apparsa gravissima. «La situazione è purtroppo disperata, in quanto le pinne, compromesse irrimediabilmente, rischiano la completa amputazione. E senza entrambe le pinne davanti non avrebbe aspettative di vita».