Con il termine Trombosi venosa (trombofilia) si indica una patologia cardiovascolare, terza tra le più comuni, in cui si verifica un’anomalia nell’apparato circolatorio, ovvero la formazione di coaguli di sangue nelle vene e nelle arterie che, ovviamente, ne impediscono il normale processo di circolazione. I sintomi che ne conseguono sono svariati, si presentano come dolori locali, innalzamento della temperatura corporea, arrossamento ed in alcuni casi, se non curata in tempo, si possono sviluppare anche malattie cliniche più gravi come l’embolia polmonare, che potrebbe causare il decesso.
In termini di prevenzione si può fare ben poco, essendo questa patologia una condizione genetica il più delle volte, ovvero presente fin dalla nascita e che si manifesta poi in età avanzata a causa di alcuni fattori di rischio come: obesità, pressione arteriosa, fumo di sigaretta o diabete, per tanto è opportuno seguire sempre uno stile di vita sano ed adeguato alla nostra età. In ambito medico, ad oggi, l’unica cura possibile è la somministrazione al paziente di farmaci anticoagulanti, affinché si possa impedire il formarsi dei cosiddetti ‘trombi’ (coaguli di sangue) per l’appunto; vi sono però alcuni rimedi naturali che potrebbero risultare benefici ai fini di attenuarne il peggioramento, poco noti e che prevedono il consumo di spezie che, grazie alle loro proprietà, fluidificano il sangue: i cosiddetti ‘anticoagulanti naturali’.
Primo tra tutti è indiscutibilmente il peperoncino, il cui principio attivo, la ‘capsaicina’, ne fa una spezia dalle molte doti, difatti, “presente nei frutti (bacche) e nei semi di queste piante, la capsicina è conosciuta ed apprezzata per la sua azione rubefacente. Tale termine indica la capacità di una sostanza di stimolare l’afflusso di sangue nella zona con cui entra in contatto” come riporta il sito my-personaltrainer.it. E’ di fondamentale importanza però, ricordarsi che l’assunzione eccessiva di peperoncino potrebbe alla lunga risultare dannosa per l’intestino, dato il suo effetto irritante, per tanto, è consigliato moderarne il consumo. Anche l’aglio, grazie ad alcune molecole organiche contenute in esso, tali allicina ed ajoene, si rivela essere un vero portento in termini di proprietà antitrombotiche, basterà mangiarne due spicchi al giorno affinché in breve tempo si possano notare già i primi miglioramenti.
In fine, è d’obbligo menzionare anche lo zenzero, già noto in ambito medico per tutte le sue proprietà benefiche, le quali si prestano ai fini di preservare il corretto funzionamento della pressione arteriosa e che si trovano prevalentemente nella radice della pianta, anche detta ‘rizoma’; secondo il sito viversano.net “Il rizoma di zenzero è un buon anticoagulante e come tale contribuisce a rendere più fluido il sangue e ridurre il rischio di formazione di coauguli. Inoltre, lo zenzero è alleato del cuore poiché abbassa i livelli di colesterolo. In particolare, il consumo di zenzero ha evidenziato un miglioramento nei livelli ematici di colesterolo totale e colesterolo-LDL”, per tanto, agendo come vasodilatatore, è in grado di prevenire tutte le patologie cardiovascolari.