Tumore al seno, il sintomo insospettabile che in poche conoscono

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È uno dei primi nemici di una donna e uno dei mali più diffusi tra il sesso femminile. Tutti sappiamo cosa è un tumore al seno: una neoplasia maligna provocata dalla proliferazione incontrollata delle cellule del tessuto del seno. Come riporta il sito dell’Airc, il tumore al seno colpisce una donna su 8, il che significa che è molto frequente. La buona notizia è che negli ultimi anni, grazie ai programmi di screening, è diminuita significativamente la mortalità. Anche se, purtroppo, il tumore al seno resta la prima causa di mortalità per le donne. Ovviamente un tumore è più “facilmente” curabile e più gestibile se viene riconosciuto in tempo: una diagnosi precoce è fondamentale, dunque, è importante riconoscere i sintomi. Per poter intervenire in tempo.

Il tumore al seno si può prevenire? In un certo senso sì. Condurre uno stile di vita adeguato, seguire una dieta sana ed equilibrata, fare attività fisica sono tutte buone abitudini che possono aiutare a tenere il cancro al seno alla larga. Perciò via libera a frutta e verdura (specialmente i broccoli) e all’acqua. Meglio invece limitare i grassi e gli zuccheri. Continua a leggere dopo la foto


Sì all’esercizio fisico (ormai lo abbiamo capito che la vita sedentaria fa male a tutto) e sì all’allattamento al seno. Forse lo sapevate già ma è bene ribadirlo: l’allattamento al seno protegge dal cancro. Perché “l’allattamento consente alla cellula del seno di completare la sua maturazione e quindi di essere più resistente a eventuali trasformazioni neoplastiche” si legge sul sito dell’Airc.

Tra i fattori di rischio per lo sviluppo del cancro al seno possiamo segnalare un’età superiore a 50 anni (ma purtroppo è vero anche che negli ultimi anni sempre più giovani donne sono colpite dalla malattia)e la familiarità (chi ha in famiglia una madre o una sorella che ha avuto la malattia rischia maggiormente di ammalarsi). Anche chi ha avuto un ciclo precoce rischia di più, così come le donne che hanno una menopausa tardiva. Continua a leggere dopo la foto

Un seno denso, cioè con poco grasso e molto tessuto ghiandolare, è un altro elemento di rischio che aumenta la probabilità di ammalarsi di cancro al seno. Anche l’obesità e le terapie ormonali sono fattori che aumentano la probabilità di ammalarsi, così come l’abuso di alcol.

Come si riconosce il cancro al seno? Quali sono i sintomi e i segni che non dovrebbero essere mai trascurati? Un nodulo al seno che non si muove al tatto e che non provoca dolore è senza dubbio un segnale che deve mettere in allarme. Ciò non significa che ogni nodulo nel seno sia un tumore, però, nel dubbio, è sempre meglio farsi controllare da un esperto.

Ci sono però altri sintomi e segni – meno conosciuti di un nodulo che comunque desta sospetti e preoccupazione – che vanno tenuti d’occhio. Per esempio non bisogna mai trascurare una perdita di sangue dal capezzolo, specie se si tratta di una perdita da un solo seno.
Pelle a buccia d’arancia, sporgenze, rientranze sono altre caratteristiche del proprio seno che ogni donna dovrebbe sempre considerare con attenzione. Continua a leggere dopo la foto

Anche differenze evidenti – di forma o di dimensione – tra i due seni sono da tenere sotto controllo. Tra i sintomi che non vanno trascurati ci sono rigonfiamenti più o meno evidenti di un seno o di entrambi; cambiamenti dei capezzoli che possono diventare più sporgenti o, al contrario, rientranti.

Se i linfonodi delle ascelle si ingrandiscono (senza fare male) o lo fanno quelli della clavicola o del collo, è bene non trascurare la cosa perché potrebbe trattarsi di linfonodi che si gonfiano per via qualcosa di “strano” che sta accadendo nel corpo. Qualcosa tipo un tumore. Naturalmente, non è detto che un rigonfiamento dei linfonodi significhi un tumore ma è meglio non prendere sotto gamba certi segnali. Per arrivare alla diagnosi definitiva bisogna fare la mammografia e comunque, a partire dai 25 anni, è bene sottoporsi a una visita senologica una volta all’anno. Il tumore al seno si può vincere. E prima si interviene, meglio è.

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