Tumore al seno, i sintomi insospettabili che in pochi conoscono

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E’ uno dei mali più diffusi tra il sesso femminile e in Italia, una donna su 33 muore a causa di questa malattia. Tutti conoscono il tumore al seno e le gravi conseguenze che esso comporta se non individuato e curato per tempo, tuttavia, in pochi sanno che è dovuto alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule all’interno delle ghiandole mammarie, le quali poi si trasformano in cellule maligne e che, oltre ai sintomi più comuni e noti, quali dolore, gonfiore, calore e rossore della mammella, vi sono poi alcuni ‘segnali’, meno conosciuti che dovrebbero comunque destare sospetto e preoccupazione. Detto ciò, quali sono i sintomi che non dovrebbero essere mai trascurati? Come si riconosce un cancro al seno? 

Innanzitutto, è bene precisare che un tumore al seno viene classificato in 5 stadi, di diversa aggressività e diametro, inoltre “se il tumore viene identificato allo stadio 0, la sopravvivenza a cinque anni nelle donne trattate è del 98 per cento, anche se le ricadute variano tra il 9 e il 30 per cento dei casi, a seconda della terapia effettuata. Se invece i linfonodi sono positivi (ovvero tutti gli stadi tranne lo 0), cioè contengono cellule tumorali, la sopravvivenza a cinque anni è del 75 per cento” come suggerisce il sito airc.it. A tal proposito, in genere, le forme iniziali di cancro al seno non provocano alcun tipo di dolore e gli eventuali ‘fastidi’ percepibili sono provocati dalle naturali variazioni ormonali durante il periodo del ciclo mestruale, quindi, la maggior parte dei tumori al seno non da segno di sé se non tramite esami specifici, quali mammografia ed ecografia. 

Particolare attenzione bisogna prestarla invece ad eventuali perdite di sangue dai capezzoli, specie se si tratta di perdite localizzate ad un solo seno e ad eventuali sporgenze e/o rientranze su di essi. Anche la presenza di eventuali noduli che si possano palpare o addirittura vedere, presenti nella parte superiore sterna della mammella, sono chiari segni di una forma tumorale in stato avanzato. E’ di fondamentale importanza inoltre, tener conto di alcune inspiegabili alterazioni dei capezzoli, nella loro forma o dimensione e ad alcuni cambiamenti della pelle, come ad esempio l’aspetto a buccia di arancia localizzato. 

Insomma, anche se la prevenzione rappresenta in ogni circostanza la miglior cura, è anche vero che “la vigilanza nell’individuare il tumore riveste importanza ancora maggiore rispetto al tentativo di modificare i fattori di rischio perché permette una diagnosi e un trattamento precoci, con maggiori possibilità di guarigione” come riportato su msdmanuals.com. Perciò, è consigliabile cercare di prestare sempre la massima attenzione ad eventuali ‘cambiamenti’ più o meno inspiegabili ai propri seni ed effettuare, almeno una volta l’anno superati i 50 anni di età, una visita di controllo. Il tumore al seno si può vincere, è importante ricordarlo e prima si ha il coraggio di intervenire e meglio è.