Con un indice di incidenza molto alto nella popolazione femminile, il tumore al seno è la forma di cancro più diagnosticata tra le donne per l’appunto, è noto in ambito medico come ‘carcinoma mammario’ e causa ogni anno il decesso di più di 11.000 donne, in età compresa fra i 30 e 50 anni. Come qualsiasi forma di cancro, è una malattia che incute timore e che purtroppo si può curare solo tramite interventi medici, il più delle volte di natura chirurgica. Esistono però diverse soluzioni che possono aiutarci a prevenire questa disgrazia, magari cambiando alcune ‘cattive’ abitudini che potrebbero essere considerate come fattori di rischio.
Secondo il sito my-personaltrainer.it, ‘Ricerche cliniche hanno evidenziato che sono più a rischio di tumore al seno le donne che provengono da famiglie in cui questa neoplasia è ricorrente (cioè che ha già colpito altri componenti del nucleo familiare)’, sarebbe opportuno quindi, informarsi fin da subito in merito ad eventuali trascorsi in famiglia e nel caso in cui dovessero effettivamente essercene, sottoporsi a controlli specifici, come ad esempio l’esame di mammografia, importantissimo per una diagnosi anticipata rispetto ai tempi effettivi dello sviluppo del cancro stesso.
Da non sottovalutare anche il fattore obesità (spesso conseguenza della menopausa), la cui potenziale pericolosità sarebbe dovuta al fatto che alcune cellule presenti nel tessuto adiposo, aumentando di quantità, potrebbero favorire lo sviluppo della ‘angiogenesi’, ovvero la formazione di vasi sanguigni in eccesso, fondamentali per lo sviluppo tumorale. E’ bene quindi, se possibile, praticare esercizi fisici e soprattutto seguire un regime alimentare sano, ricordandoci che alcolici e fumo sono assolutamente vietati. Una dieta sana ed equilibrata preverrà la manifestazione del cancro e può addirittura tenere sotto controllo la malattia nei suoi diversi stadi, quindi, quali alimenti si rivelano efficaci ai fini del nostro scopo?
Che ben vengano tutti i prodotti naturali ricchi di ‘fitoestrogeni’ (ormoni vegetali similari a quelli femminili), contenuti ad esempio in tutti gli alimenti a base di soia, nei cereali integrali, nei fagioli e in generale in frutta e verdura. Importante prediligere il consumo di pesce piuttosto che altre proteine di origine animale e limitare il consumo di latticini, da sostituire con altri prodotti contenenti calcio come le mandorle o gli spinaci.
Nessuna di queste buone abitudini potrà mai sostituire completamente il contributo della medicina alla causa, ricordiamoci però che ‘prevenire è sempre meglio che curare’.