Ulcera duodenale, come si manifesta e cosa fare

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Avete mai sentito parlare di ulcera duodenale? Se non ne avete mai sentito parlare, forse è perché siete fortunati e non ne soffrite. Se invece la conoscete, sapete bene che è una condizione assai spiacevole (per non dire di peggio). Di che si tratta. L’ulcera duodenale è una lesione della mucosa e sottomucosa che si trova quasi sempre nel bulbo del duodeno. Cioè a 3 cm dalla giunzione tra stomaco e duodeno. L’ulcera duodenale può essere singola o multipla, è più frequente nei giovani (la fascia più colpita è quella compresa tra i 20 e i 30 anni) e, tendenzialmente, colpisce più gli uomini che le donne. Purtroppo si tratta di una malattia cronica che va curata quanto prima.

Ma perché viene l’ulcera duodenale? Le cause non sono ancora ben chiare ma, a quanto pare, giocano un ruolo chiave gli acidi gastrici che vanno a corrodere le mucose. Tra i fattori che aumentano il rischio di ammalarsi ci sono anche abitudini sbagliate come il fumo e il consumo eccessivo di alcol. Di sicuro un ruolo chiave lo ha la familiarità ma anche l’uso di alcuni farmaci come i cortisonici e quelli a base di acido acetilsalicilico. Continua a leggere dopo la foto

Spesso tra le cause c’è anche il batterio Helicobacter pylori. Come si manifesta l’ulcera duodenale? Il sintomo principale è il dolore epigastrico, cioè il dolore cosiddetto alla “bocca dello stomaco”. In genere questo dolore (che a volte è solo un fastidio piuttosto intenso) insorge qualche ora dopo aver mangiato. Ma non per tutti è così: ci sono infatti pazienti che, pur soffrendo di ulcera duodenale, non lamentano dolori alla bocca dello stomaco, semmai un bruciore che, però, non è così fastidioso da far preoccupare.

Chi ha dolore, però, ha spesso anche altri sintomi. Per esempio vomito, nausea, diarrea, inappetenza. Dolore anche alla schiena e all’addome, anche solo al tatto. In genere con la primavera e l’autunno c’è un netto peggioramento dei sintomi. Continua a leggere dopo la foto

Mangiando qualcosa o assumendo degli antiacidi, però, i fastidi vengono meno. Detto ciò, come si arriva alla diagnosi? L’esame che porta alla diagnosi definitiva è l’esofago-gastro-duodenoscopia: si tratta di un esame tramite il quale si può analizzare a fondo la parete gastrica per vedere se ci sono ulcerazioni o eventuali infiammazioni. Spesso viene anche ricercato il batterio Helicobacter Pylori.

Cosa fare in caso di ulcera duodenale? La terapia classica prevede l’uso di antistaminici che bloccano la produzione di acido; altre volte l’ulcera duodenale va curata con gli antibiotici specie quando si sospetta un’infezione da Helicobacter pylori. I farmaci sono in genere molto efficaci e fanno regredire i sintomi nel giro di qualche settimana nel 90% dei casi. E questa è un’ottima notizia. Continua a leggere dopo la foto

Purtroppo, però, le recidive dell’ulcera duodenale sono frequentissime e compaiono nel 90% dei casi. Il che significa che la cura per l’ulcera duodenale non va mai sospesa per cui è meglio assumerla a piccole dosi.

Ci sono anche dei rimedi naturali che sono molto utili per alleviare i sintomi dell’ulcera duodenale. Uno di questi è la radice di liquirizia che ha proprietà protettive e favorisce la cicatrizzazione dei tessuti gastrici. Come assumerla? Si può assumere in polvere o sotto forma di infuso: si trova facilmente in erboristeria ma è meglio evitarla in caso di pressione alta.
Anche il latte di mandorle è un ottimo rimedio contro l’ulcera duodenale. Il latte di mandorle, infatti, ridurrebbe l’acidità a livello dello stomaco. Si può usare quello già pronto o farlo in casa frullando in un mixer 100 grammi di mandorle con un litro di acqua.

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