Nel nostro organismo sono presenti (o almeno dovrebbero esserlo) diversi minerali. Tutte sostanze che di norma assumiamo attraverso il cibo o l’acqua. Questi minerali sono classificati in base alle loro caratteristiche e alla loro presenza nel corpo: tra questi vi sono i minerali macro, gli elettroliti e i minerali traccia.
Uno di questi ultimi è lo zinco, un minerale traccia di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’organismo e per la salute – dato che è anche un buon rimedio preventivo per molte malattie.
Lo zinco è presente nel corpo umano in quantità superiori a qualsiasi altro oligo-elemento, a parte il ferro. E’ rintracciabile negli organi, nei tessuti, nelle ossa, nei fluidi e nelle cellule.
Cibi che contengono zinco
Tra gli alimenti maggiormente ricchi di zinco ci sono le ostriche, i cereali, la carne bovina, ovina e suina, i funghi, il cacao, le noci e il tuorlo d’uovo.
I cereali tuttavia contengono sostanze (fitati e fibre) che ne riducono l’assorbimento. I processi di fermentazione, come la lievitazione del pane, portano alla degradazione dei fitati, riducendo quindi il rischio di carenza.
L’assorbimento dello zinco, che avviene nell’intestino tenue, viene ostacolato oltre che dai fitati, da alcune proteine del latte, come la caseina, e da elevate assunzioni di calcio.
Cosa succede a chi ha carenza di zinco
Lo zinco è non solo un elemento vitale in vari processi fisiologici, ma anche una sorta di “farmaco” che aiuta nella prevenzione di molte malattie. E una sua carenza può, per contro, essere coinvolta in altrettante malattie.
Per esempio, si è stabilito che lo zinco è carente nel sangue dei pazienti con l’Alzheimer e la malattia di Parkinson.
In uno studio su modello animale è stato osservato che lo zinco si comporta come un antidepressivo. E poi svolge un ruolo di primo piano nella regolazione della pressione arteriosa. A questo proposito, si è poi trovato che maschi e femmine metabolizzano lo zinco in modo diverso quando soffrono di ipertensione.
Una carenza di zinco nel fegato è stata accertata non solo in coloro affetti da cirrosi epatica, ma anche in una meno avanzata malattia epatica, alcolica e non alcolica.
Lo zinco contro lo stress ossidativo
E’ stato inoltre scoperto che lo zinco può proteggere dallo stress ossidativo se assunto insieme ad un componente presente in prodotti alimentari come vino, caffè, tè e cioccolata. Questo componente è l’idrochinone presente nei polifenoli, ossia sostanze vegetali responsabili di odore e sapore.
Lo zinco attiva l’idrochinone, producendo una protezione naturale contro il super-ossido, un sottoprodotto della respirazione cellulare umana che danneggia le biomolecole del corpo.
Si ritiene che il superossido svolga un ruolo nel processo di invecchiamento e in una serie di malattie, come infiammazione, tumori o disturbi neuro-degenerativi.
È possibile quindi, che in futuro, potremo acquistare vino, caffè, tè o cioccolata… corretti allo zinco.